Volontà negoziale delle parti nello statuto delle Srls
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 09 gennaio 2013
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La circolare 3657/C del 2 gennaio 2013, redatta dal ministero dello Sviluppo Economico e indirizzata agli uffici dei Registri delle imprese presso le Camere di commercio, chiarisce l’integrabilità con clausole aggiuntive dell’atto costitutivo standard delle Srls, contenuto nel Dm 138/2012.
Nel documento, è riportato il parere del ministero della Giustizia in merito, prot. n. 43644 del 10 dicembre 2012, in cui viene precisato che il modello ministeriale di statuto standard della Srl semplificata (Srls) non è vincolante, poiché, di fatto, contiene solo le clausole minime essenziali.
Non è limitata l'autonomia negoziale delle parti: le parti possono derogare allo schema tipico con la pattuizione di un diverso contenuto.
D’altro canto, essendo innumerevoli le possibili opzioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento della società, l’ingessatura in un modello standard che si presenta senza specifiche clausole, necessarie ai fini di una regolamentazione di una srl seppur semplificata, risulterebbe in contrasto con la normativa codicistica delle società di capitale e con la finalità della disciplina stessa sulle Srls che intende favorire l’accesso degli infratrentacinquenni nelle srl.
Anche sul punto della gratuità dell’intervento del notaio si spiega che:
- il fatto di rendere gratuita la prestazione del notaio che redige lo statuto standard non decreta l’intangibilità dell’atto standard;
- sussiste la possibilità di investire il professionista del compito di modulare il negozio secondo le proprie esigenze, dovendogli il dovuto compenso.
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