Visco Sud, progetti iniziali da illustrare

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L’agenzia delle Entrate ha rilasciato la corposa circolare n. 38/2008 con la quale si forniscono chiarimenti in merito al corretto utilizzo della agevolazione comunemente chiamata Visco-Sud. Si tratta di un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi connessi ad un progetto di investimento destinati a strutture ubicate in aree svantaggiate del Paese. Dalla lettura del documento di prassi emerge che il bonus sarà utilizzabile solo dopo che i contribuenti avranno presentato un formulario al centro operativo di Pescara che sarà approvato dalle Entrate. L’invio consiste nel rendere note le caratteristiche specifiche del programma d’investimento, dei dati sulla struttura produttiva, una descrizione sintetica del progetto, una previsione dell’ammontare della spesa e l’elenco per categoria di beni agevolabili. Anche se l’Agenzia ricorda che il suddetto formulario non vale quale istanza preventiva, più volte però ritorna nella lettura del testo che tale adempimento rappresenta una condizione necessaria per la successiva fruizione del credito d’imposta. In sua assenza, infatti, si deve ritenere che le eventuali successive compensazioni vengano effettuate in violazione diretta delle norme Ue in materia. Inoltre, l’agenzia delle Entrate interviene anche a stemperare il dato letterale della norma nella parte in cui si prevede che a poter fruire dell’aiuto sono solo i beni “non stabilmente fissi al suolo”. In alcuni casi, viene ammessa la possibilità di valutare anche beni quali macchinari o impianti diversi da quelli “fissi al suolo”. A tal proposito, si pone l’accento sui beni “stabilmente” e “definitivamente” incorporati al suolo. Precisazioni sono state rilasciate anche in merito all’oggetto del nuovo bonus sugli investimenti. Secondo la circolare, infatti, il regime di aiuti riguarda solo “i progetti di investimento iniziale” in ottemperanza a quanto stabilito negli Orientamenti comunitari. Il documento di prassi, però, ribadisce che per investimento iniziale si deve intendere anche: la creazione di un nuovo stabilimento; l’ampliamento di uno stabilimento esistente; la diversificazione della produzione di uno stabilimento in nuovi prodotti aggiunti e il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di uno stabilimento. L’obiettivo dell’agenzia delle Entrate è quello di uscire dall’empasse che si è creata nel tempo circa l’utilizzo del bonus.
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