Via libera del Cdm al decreto Antimafia

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È del 25 maggio 2012 l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legislativo contenente le disposizioni correttive al codice antimafia. Il provvedimento, al suo esame preliminare, contiene le “Disposizioni integrative e correttive al DLG n. 159 del 2011, recante Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge n. 136 del 2010”.

In base alle modifiche apportate al decreto 159/2011, si vuole far sì che la documentazione antimafia diventi obbligatoria anche per i sindaci e i componenti degli organismi di vigilanza e i loro familiari conviventi. Inoltre, viene previsto che per le associazioni e società di qualunque tipo, anche prive di personalità giuridica, la documentazione antimafia riguardi anche i membri del collegio sindacale o il sindaco unico e i componenti degli organismi di vigilanza alla luce del decreto legislativo 231 del 2001.

Per le società costituite all’estero, prive di una sede secondaria con rappresentanza stabile nel territorio dello Stato, invece, la documentazione deve riguardare coloro che esercitano poteri di amministrazione, di rappresentanza o di direzione dell'impresa.

Particolari adempimenti sono previsti, poi, per le società di capitali concessionarie dei giochi pubblici, la cui documentazione antimafia dovrà ora riferirsi anche ai soci persone fisiche che detengono, anche indirettamente, una partecipazione al capitale o al patrimonio superiore al 2 per cento, ed ai direttori generali.
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