Via libera con modifiche al Dl debiti Pa dalla Commissione Senato

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Il decreto per i pagamenti dei debiti della Pa ha ricevuto l’ok della Commissione bilancio del Senato per approdare in Aula. Il provvedimento incamera una serie di modifiche contenute in un pacchetto di emendamenti a firma dei vari relatori. Il 3 giugno, quindi, il decreto è atteso all’esame dell’aula del Senato, che provvederà ad esaminarlo mercoledì 5 giugno. Il Dl con le modifiche apportate dal Senato decade il 7 giugno, ultimo giorno entro cui può essere convertito in legge.

Il provvedimento, che immette 40 miliardi di euro nel circuito economico per consentire alla Pa di saldare i debiti contratti con le imprese, presenta al momento importanti modifiche oltre che per le stesse imprese anche per i comuni e i professionisti.

Per quanto riguarda i comuni, è da notare come all’interno del provvedimento siano confluiti alcuni emendamenti riguardanti sia la proroga al mandato di Equitalia, sia l'allentamento delle sanzioni per quegli enti locali che hanno sforato il patto di Stabilità per pagare i debiti in conto capitale.

Il termine di scadenza del mandato dell'ente di riscossione era stabilito per il 30 giugno, ma molti comuni hanno avanzato richiesta di proroga perché consci che a quella data non avrebbero potuto gestire il servizio di riscossione autonomamente o affidarlo a società di servizi in house oppure a soggetti terzi. Così, è stato deciso che i comuni che alla data del 30 giugno risulteranno privi di una soluzione per la gestione del servizio potranno avvalersi, per altri sei mesi, dei servizi forniti da Equitalia. La proroga però non è vincolante: i comuni già pronti potranno iniziare la gestione in proprio dal 1° luglio e non attendere il 31 dicembre 2013.

È stato, poi, accolto anche l’emendamento che prevede l’allentamento delle sanzioni per i comuni che hanno sforato il patto di Stabilità: per quest’ultimi (circa un centinaio) verrà interdetta la sanzione relativa al blocco dei trasferimenti, ferma restando quella del blocco delle assunzioni.

Altra modifica è quella che ricomprende nella platea dei destinatari dei pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione anche i singoli professionisti, inizialmente esclusi dal novero dei debitori, previsto all’articolo 5 del Dl n. 35/2013. Soddisfazione solo parziale però per la categoria, che rimane ancora esclusa dall'art. 9, relativo alla possibilità che le prestazioni professionali possano accedere alle compensazioni.

Inoltre, per quanto riguarda gli intermediari finanziari, è passato l’emendamento che autorizza l’individuazione di quegli intermediari che dovranno gestire i fondi che lo Stato metterà a disposizione nel 2014, per ultimare di saldare i debiti che le pubbliche amministrazioni hanno maturato entro il 31 dicembre 2012.
Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 23 - Apertura sulla compensazione - Sacrestano
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 23 - Riscossione locale, l'addio di Equitalia slitta un'altra volta - Trovati
  • ItaliaOggi, p. 37 - Sfori il Patto per pagare i debiti? Niente tagli ai trasferimenti - Migliorini

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