Varato il Milleproroghe: integrazione ridotta per i contratti di solidarietà
Autore: Cinzia Pichirallo
Pubblicato il 02 gennaio 2015
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E' stato pubblicato nella “Gazzetta Ufficiale” del 31 dicembre 2014 n. 302 il consueto decreto denominato “Milleproroghe” - D.L. n. 192/2014 - recante il rinvio di alcune disposizioni: questa volta si tratta di un testo piuttosto ridotto constando di soli 15 articoli. Le disposizioni hanno effetto dal 31 dicembre 2014.
Assente il blocca-sfratti
Salta subito agli occhi l'assenza, nel provvedimento, della norma blocca-sfratti ossia la disposizione che salva dallo sfratto gli inquilini con contratto di affitto scaduto e che si trovano in difficoltà. La mancanza della disposizione, afferma il ministero delle Infrastrutture, è da attribuire al fatto che nel decreto casa è previsto l’incremento dei fondi per affitti e morosità incolpevole, con uno stanziamento di 446 milioni di euro. Questa è la strada scelta dal governo per ovviare all'emergenza abitativa.Contratti di solidarietà: integrazione al 60%
Altra assenza sostanziale è quella che riguarda l'aggiunta del 10% all'integrazione della retribuzione persa a causa della riduzione di orario lavorativo dovuto ai contratti di solidarietà: per effetto di tale mancanza, dal 1° gennaio 2015 l'integrazione rimane ferma al 60% (nel 2014 l’integrazione era al 70% essendo stata prorogata la dazione di un 10% in più).Clausola di salvaguardia
Il Milleproroghe contiene l'eliminazione della clausola di salvaguardia, che disponeva l'aumento delle accise sulla benzina, inserita da precedenti governi per coprire le eventuali minori entrate provocate dall’abolizione dell’IMU sulla prima casa.Nell'articolo 10, comma 9 del decreto si stabilisce che le minori entrate relative all'Imu siano compensate da quelle che arriveranno dalla voluntary disclosure, relativa al rimpatrio e all’emersione di capitali.
Se tali risorse non dovessero essere sufficienti (ci si aspetta 671 milioni) saranno le imprese a pagare lo scotto: un decreto dell'Economia potrà imporre l'aumento degli acconti IRES e IRAP. E se gli introiti dovessero ancora rivelarsi insufficienti è pronta una nuova clausola di salvaguardia per l'anno 2016, contenente aumenti della benzina.
Sistri
Per il 2015 permane l'inapplicabilità delle sanzioni per il mancato adeguamento alle nuove regole del sistema di tracciabilità rifiuti; ma, dal 1° febbraio 2015, saranno operative le sanzioni per l’omessa iscrizione e il mancato versamento del contributo SISTRI nei termini previsti.Altre misure
Si registra la conferma per un altro anno dei contratti a termine delle province in presenza di condizioni ben precise; inoltre la spesa legata al rinnovo non deve sforare i limiti imposti cinque anni fa dalla chiusura del turn over (dl 78/2010) e quelli del Patto di stabilità interno.Per i manager pubblici, previsto un altro anno di blocco degli stipendi.
Presente lo slittamento dal 1° gennaio al 1° luglio 2015 della scadenza relativa all'avvio del processo amministrativo digitale.
Continua, infine, la sospensione dei tributi e contributi per il territorio di Lampedusa, data la particolare situazione di difficoltà.
- Il Sole 24 Ore, p. 3 - Con il rientro dei capitali stop all’aumento della benzina - Mobili - rassegnastampa.gabetti.it
- Il Sole 24 Ore, p. 2 - Niente proroga per gli inquilini a rischio sfratto - Milano - rassegnastampa.gabetti.it
- ItaliaOggi, p. 22 - Acconti Ires e Irap ancora su - Bartelli
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