Unindustria Bologna giuda la protesta degli esclusi dai bonus ricerca e sviluppo
Pubblicato il 05 agosto 2009
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Guai in vista per il ministero dell’Economia: Unindustria Bologna insieme ad una decina di imprese bolognesi hanno intrapreso un’azione legale tributaria nei confronti del Ministero per impugnare l’esclusione dai bonus fiscali per gli investimenti in ricerca e innovazione, attribuiti con il criterio della velocità della prenotazione nella gara telematica del 6 maggio 2009 (click day). Quasi 22mila imprese furono tagliate fuori in una manciata di secondi per esaurimento dei fondi messi a disposizione per il 2008 e 2009. Quanto promesso dalla Finanziaria 2007, ossia un credito d'imposta certo ed automatico per gli investimenti in ricerca, è stato ritrattato con il successivo Dl anticrisi del 2008, che ha introdotto la prenotazione telematica all’agenzia delle Entrate con un criterio solo cronologico prescindendo dal merito dei progetti. Maurizio Marchesini, presidente di Unindustria Bologna, spiega che il ricorso alla Ctp si fonda sulla convinzione che la procedura abbia “violato principi costituzionali basilari, l'uguaglianza prima di tutto, e principi altrettanto fondamentali come la non retroattività della legge tributaria. Vi è, inoltre, un evidente difetto di motivazione, oltre che un effetto distorsivo della concorrenza”. E aggiunge che la disparità di trattamento tra i contribuenti, sulla base dei mezzi informatici e telematici di cui dispongono, non risponda né ai princìpi del diritto né alla buona fede del cittadino-contribuente nel buon andamento e nell'imparzialità della amministrazione.
Gioia Lupoi
- ItaliaOggi, p. 25 – Bologna, ricorso anti click-day
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