Un premio fiscale all’impegno extra per la produttività

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Nell’ambito del “Forum Lavoro 2009” che si è tenuto mercoledì scorso, il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, si è soffermato a lungo sul tema delle somme corrisposte a livello aziendale per incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa. Il tutto perché la misura – introdotta nel 2008 e prorogata in parte quest’anno – sia applicata in modo esteso. In particolare, il Dl 185/2008, approvato ieri in prima lettura alla Camera, prevede la tassazione al 10% sulle somme pagate a livello aziendale per l’incremento di produttività. Non è più prevista la detassazione sui compensi per gli straordinari e per lavoro supplementare e clausole elastiche, mentre è confermato il prelievo ridotto “in relazione a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa”. Il limite massimo delle somme, con prelievo del 10%, è di 6mila euro. Sacconi ricorda che il decreto anti crisi ha escluso la voce degli straordinari dalle misure sottoposte a tassazione agevolata, in quanto le stesse organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori hanno preferito per il 2009 l’elevazione da 30 a 35 mila euro della soglia dei redditi dei beneficiari della detassazione dei premi o incentivi aziendali. Tuttavia, si tratta per il ministro Sacconi di una definizione così flessibile che non consente a nessun giudice terzo di entrare nel merito delle scelte aziendali, se è vera la presunzione che ogni componente aggiuntiva della retribuzione erogata all’interno dell’impresa debba riferirsi ad un fatto positivo che è accaduto. Per tali ragioni, ogni voce (straordinario forfettizato, indennità di turno, lavoro notturno, reperibilità) dovrebbe essere compresa tra quelle soggette a detassazione se collegata ad incrementi di produttività realmente conseguiti.