Un giro di vite sulle stock option

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Il rinnovato articolo 114-bis sull'assegnazione di stock option a dipendenti e collaboratori di società quotate in Borsa, inserito nel testo unico sulla Finanziaria (legge 58/98) dalla nuova legge sulla Tutela del risparmio (n. 262/2005), ha, da un lato, previsto che i piani dei compensi su azioni o strumenti finanziari a favore di amministratori, dipendenti o collaboratori anche facenti parte di società controllanti o controllate, vadano in ogni caso approvati dall'assemblea dei soci. Dall'altro lato, esso ha deciso il rafforzamento della fase dell'informazione, stabilendo che 15 giorni prima dell'esecuzione del piano vadano rese pubbliche, con comunicato alla Consob, alla società di gestione del mercato (che lo passa almeno a due agenzie di stampa), le informazioni sulle ragioni del piano, piuttosto che sui destinatari o sulle modalità e le clausole di attuazione e così via. Si tratta di regole più stringenti, da osservarsi in tutti i casi di assegnazione di azioni, diritti di opzione su azioni o strumenti finanziari ad una platea costituita da amministratori, dipendenti e/o collaboratori.

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