Turismo: contratto di formazione lavoro e agevolazioni per chi assume

Lavoro stagionale e misure per i datori di lavoro del turismo sono al centro delle due interrogazioni a risposta immediata poste rispettivamente al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, e al Ministro del turismo, Daniela Garnero Santanchè, nel corso del question time svoltosi il 18 maggio 2023, in Aula, al Senato.

Emergono delle interessanti novità per i datori di lavoro. Vediamo di cosa si tratta.

Lavoro stagionale: quote di ingresso di cittadini extracomunitari

Con l’interrogazione 3-00446 (Durnwalder) si è chiesto al Ministro del lavoro, Marina Elvira Calderone, di illustrare le misure adottate dal Governo per fronteggiare il fabbisogno di manodopera stagionale, in particolar modo, nel settore turistico.

Più nel dettaglio, si rileva che gli ultimi dati e le note previsionali (anche del Ministero del turismo) hanno evidenziato un aumento della presenza turistica in Italia, con un effetto positivo sulla spesa turistica pari a circa 89 miliardi di euro.

Il DPCM 29 dicembre 2022 ha autorizzato l'ingresso in Italia di 82.700 lavoratori stranieri, di cui 44.000 per lavoro stagionale nel settore turistico-alberghiero e in quello agricolo e 38.000 per lavoro non stagionale e autonomo.

Nel corso del click day del 27 marzo sono state esaurite le quote per lavoro stagionale disponibili avendo i datori di lavoro formulato richieste per circa 250.000 lavoratori stagionali.

Inoltre, in sede di attribuzione agli ispettorati territoriali, le quote destinate in particolare al settore alberghiero sono state decurtate: a fronte di una richiesta di circa 40.000 ingressi per l'anno 2023 (di cui 30.000 stagionali e 9.250 non stagionali) gli ingressi per lavoro stagionale destinati al settore alberghiero sono stati ridotti a 20.500 unità. Nella provincia autonoma di Bolzano, evidenzia il relatore, a fronte della stima di un fabbisogno di forza lavoro per circa 600 quote per lavoro stagionale e 100 quote pluriennali, sono state assegnate 138 quote stagionali, 24 quote pluriennali e 317 quote con riferimento alle organizzazioni professionali dei datori di lavoro.

Quali misure intende adottare il Governo per far fronte alle necessità di manodopera in un settore strategico come quello del turismo?

Il Ministro del lavoro ha fatto presente che, nell'ambito della quota complessiva di 44.000 unità destinate a ingressi per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, 1.500 unità sono riservate agli ingressi per lavoro stagionali pluriennale e 22.000 unità sono riservate al settore agricolo per le domande di nulla osta presentate, in nome e per conto dei datori di lavoro, dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro.

La Direzione generale del Ministero del Lavoro (nota 30 marzo 2023) ha assegnato agli ispettorati territoriali del lavoro le quote per lavoro subordinato di cui agli articoli 3, 4 e 6 del DPCM, per il sistema informatizzato SILEN, ai fini del rilascio del nulla osta al lavoro da parte degli sportelli unici per l'immigrazione.

Il Ministro del lavoro fa presente che le 44.000 unità per lavoro stagionale sono state distribuite a ispettorati generali del lavoro, Regioni e Province autonome proporzionalmente ed in base alle domande presentate dai datori di lavoro e comunicate dal Ministero dell'interno lo scorso 28 marzo e non sulla base delle richieste formulate dalle amministrazioni.

Al 15 maggio 2023, secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero dell'interno, risultano pervenute complessivamente 286.946 domande, di cui 168.288 per lavoro stagionale.

A fronte dell’insufficienza delle quote di ingresso assegnate per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori dell'agricoltura e turistico-alberghiero e dell’evidente necessità di dare risposta al sempre più crescente fabbisogno di manodopera, il Ministero del Lavoro si è attivato per assegnare quote aggiuntive di lavoro stagionale e pluriennale nei settori interessati.

In particolare, per la Provincia autonoma di Bolzano, sono state assegnate ulteriori 359 quote, per un totale di 600 quote di lavoro stagionale e 100 quote di lavoro stagionale pluriennale.

Infine, ricorda il Ministro del lavoro Calderone, per il triennio 2023-2025, il decreto 20 marzo 2023, n. 20, ha previsto, in via derogatoria, nuove quote di ingresso in Italia per lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale e autonomo.

Misure in arrivo per i datori di lavoro del turismo

La seconda interrogazione, la n. 3-00445 (Nave), verte sulle iniziative a supporto delle imprese del settore turistico per fronteggiare la carenza di personale.

Dopo le pesanti perdite provocate dalla pandemia, il 2023 sarà l’anno del boom turistico. I dati stimano 127 milioni di arrivi, con un rialzo dell'11,2% sul 2022 (dati forniti da "Demoskopica").

Al conseguente incremento della domanda di lavoro fa da contraltare l’allarme lanciato dagli operatori del settore che continuano a registrare la carenza di addetti.

Per le imprese che non riusciranno a reperire tutti gli addetti necessari si stima una perdita media di fatturato intorno al 5,3%, con conseguenze rilevanti anche per il sistema economico italiano nel suo complesso.

Si è chiesto pertanto al Ministro del turismo, Daniela Garnero Santanchè, le misure urgenti che intende adottare.

L’Interrogante propone infine di “intervenire, anche d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, affinché si assuma un provvedimento ad hoc per il settore turistico contenente le strategie necessarie a garantire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso una pianificazione efficace delle politiche attive del lavoro, di rafforzamento della formazione professionale e per assicurare il controllo capillare e un adeguato apparato sanzionatorio delle situazioni di irregolarità”.

Il Ministro del turismo annuncia di aver dato incarico di elaborare un pacchetto di norme dedicate sia ai lavoratori sia ai datori di lavoro del comparto turistico con un duplice obiettivo:

1. di agevolare le imprese turistiche ad assumere nuovo personale;
2. di indurre i lavoratori a presentare candidature per svolgere la propria attività lavorativa in ambito turistico.

Il Ministro elenca, a titolo esemplificativo, una serie di interventi allo studio con il Ministero del lavoro. Più nel dettaglio si valuta:

• l’introduzione di un contratto di formazione lavoro per il turismo che consenta, al lavoratore, l'acquisizione di una qualificazione di alto livello con formazione on the job e alle associazioni e alle imprese del comparto turistico alberghiero di sopperire alla difficoltà di reperimento di personale da parte delle imprese operanti nel settore, agevolando l'occupazione giovanile;
• la previsione di un esonero contributivo a favore delle imprese del turismo che assumono nuovo personale:
• il riconoscimento di una tassazione agevolata dei redditi corrisposti ai lavoratori del turismo in età pensionabile o in quiescenza diretta ad incentivare il mantenimento in servizio dei lavoratori già in possesso di requisiti pensionistici;
• una disciplina ad hoc per l'apprendistato professionalizzante per il settore turistico per consentire l'assunzione di persone di età superiore a 29 anni nel settore turistico alberghiero;
• l’introduzione di misure di semplificazione delle procedure di assunzione di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio dell'Unione europea, già in possesso di visto di ingresso o permesso di soggiorno emesso per motivi diversi da quelli lavorativi.