Terzo settore: tra nuove disposizioni e incentivi in attesa del Registro Unico
Pubblicato il 01 febbraio 2018
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Con la Legge delega n. 106 del 6 giugno 2016 ha preso inizio la riforma del terzo settore, che ha mosso i primi passi con l'adozione dei relativi decreti attuativi ed in particolare con l'entrata in vigore del D.Lgs. n. 117 del 3 luglio 2017, contenente il Codice del Terzo Settore (CTS). Il decreto fornisce una disciplina unitaria per gli enti del terzo settore (ETS) sotto il profilo civilistico, aziendalistico e fiscale.
Il CTS prevede in particolare l’istituzione del Registro unico nazionale del terzo settore, disponendo l’obbligo per i relativi enti di iscriversi a detto Registro e di indicare gli estremi dell’iscrizione negli atti, nella corrispondenza e nelle comunicazioni al pubblico.
Il registro a regime definirà la categoria degli ETS, individuando le diverse tipologie e specificando le attività di interesse generale che i medesimi possono svolgere.
La riforma delinea, inoltre, le diverse forme di finanziamento cui tali enti possono accedere e regola gli adempimenti contabili e gestionali cui sono chiamati.
Oltre alle particolari forme di finanziamento, sono previsti specifici regimi fiscali agevolativi indicati dal legislatore delegato riservati esclusivamente agli enti che avendone i requisiti si iscriveranno al Registro Unico.
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