Studi di settore esclusi in situazioni di non normale svolgimento dell’attività
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 11 aprile 2013
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L’applicazione degli studi di settore è esclusa nelle ipotesi in cui si rilevi che l’azienda abbia proceduto di recente a licenziare i propri dipendenti. Secondo la Corte di cassazione, infatti, - sentenza n. 8706 del 10 aprile 2013 – il licenziamento di due lavoratori, unitamente ad altri elementi, può portare a desumere una situazione di “non normale svolgimento dell’attività” tale da escludere l’applicazione dei parametri.
Nel dettaglio, la Suprema corte ha accolto, con rinvio, il ricorso di un’impresa che si era opposta alla decisione con cui i giudici di merito avevano confermato un accertamento basato sullo scostamento del reddito dallo studio di settore non tenendo in alcuna considerazione elementi dai quali poteva desumersi una situazione non normale per l’azienda, ossia due licenziamenti, un conflitto tra due soci e un passaggio di quote societarie.
- ItaliaOggi, p. 25 – Il licenziamento stoppa lo studio di settore – Alberici - www.csm.it
- Il Sole-24Ore – Norme e Tributi, p. 23 - Studi out con i licenziamenti – G. Ne. - www.csm.it
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