Studi con “normalità” incisiva

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Nelle dichiarazioni 2008 i nuovi indicatori di normalità economica porranno in evidenza i comportamenti devianti dei contribuenti: la mancata dichiarazione del valore dei beni strumentali, l’aumento contabile delle rimanenze finali, lo spostamento dei costi nelle voci residuali del conto economico. Ovvero, i principali aspetti “intercettati” dagli indicatori di normalità “specifici” per gli studi di settore, validati per Gerico 2008. Questi rappresentano elaborazioni statistiche che, pur molto raffinate, sono mal digerite per la difficoltà di attribuire loro valore di prova. Peraltro, l’affermazione secondo cui le stime effettuate in base a Gerico costituiscono “presunzione semplice” (circolare 5/E/2008), non presunzione legale “relativa” (circolare 58/E/02, 11/E/07, 31/E/07), rivela la posizione del Fisco che d’ora in avanti, nel contenzioso, apparirà strutturalmente indebolita rispetto al contribuente. L’Agenzia delle entrate ha infatti dovuto riconoscere che il responso di Gerico non è più in grado di determinare un’inversione dell’onere della prova. E quando si esce dallo schema della “presunzione relativa”, il risultato di Gerico non vincola il giudice, che stabilirà autonomamente se lo studio è risultato sufficientemente persuasivo.
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