Spa, le Governance di tradizione
Pubblicato il 02 aprile 2007
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Nell'ultimo anno il sistema dualistico sembrerebbe vivere una stagione di fermento ed intensità dal momento che altre tipologie di società, oltre al credito redditizio, stanno valutando l'ipotesi di adottare questo modello alternativo di amministrazione e controllo.
Lo sdoppiamento della Governance, per ora, sembrerebbe funzionale solo alla grande impresa, anche se un ulteriore segmento interessato sembra essere quello delle società partecipate da Enti Pubblici, in cui il sistema dualistico consentirebbe al socio pubblico di esprimere il Consiglio di Sorveglianza e controllare di conseguenza l'attività di un management concentrato nel Consiglio di Gestione, evitando, così, anche Cda ad eccessiva rappresentanza politica.
Anche nel mondo della grande società cooperativa, si sta valutando l'ipotesi di passare al modello dualistico, come dimostrato dalla Lega Coop.
Nonostante però i consensi raccolti, la diffusione del sistema sdoppiato appare scarsa: 143 Spa su 25.000 censite hanno adottato il dualistico; delle 300 Spa quotate, solo 4 hanno applicato il sistema tedesco. Ancora minima l'adesione delle società al sistema monistico anglosassone, che avrebbe, invece, dovuto dimostrarsi particolarmente efficace per le imprese familiari, per le Srl e per le Spa fondate da un unico socio, che sono particolarmente prolifiche in Italia. Resta dunque il modello tradizionale quello maggiormente utilizzato.
Sul tutto grava il contenuto dell'emanando regolamento emittenti della Consob. La bozza introduce limiti al cumulo degli incarichi degli amministratori, inoltre evidenzia la mancata diversificazione dei limiti tra i modelli di governance adottati dalle società quotate.
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