Società estera, beni confiscati all'ammistratore italiano
Autore: Cristina Ricciolini
Pubblicato il 21 dicembre 2011
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In base all'articolo 5 del modello di convenzione Ocse e all'articolo 9 della sesta direttiva Cee 77/388, si configura una stabile organizzazione per una società straniera in Italia qualora questa affidi, anche di fatto, la gestione dei propri affari - amministrazione di pagamenti e fatture - ad una struttura italiana dotata di risorse materiali ed umane, con o senza personalità giuridica.
Di conseguenza, la mancata dichiarazione e il mancato pagamento delle imposte - nel caso in esame, l'omessa presentazione della dichiarazione Iva e il superamento della soglia di punibilità - legittimano la confisca per equivalente dei beni dell'amministratore italiano.
Lo stabilisce la Corte di Cassazione con la sentenza n. 46980 del 20 dicembre 2011.
- ItaliaOggi, p. 32 - Se c'è stabile organizzazione la società estera paga l'Iva - Alberici
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