Senza una valida giustificazione, il finanziamento al socio che vive in un paradiso fiscale costituisce elusione
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 12 febbraio 2013
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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 3194 depositata l’11 febbraio 2013, ha accolto il ricorso presentato dall’Amministrazione finanziaria contro la decisione con cui i giudici di merito avevano escluso l’elusività di un’operazione di finanziamento posta in essere dalla società contribuente in favore di un socio residente in uno Stato classificato come “paradiso fiscale”.
Nella specie, la contribuente non aveva fornito alcuna valida ragione economica o giustificazione relativamente all’operazione compiuta. L’unico scopo del finanziamento appariva, dunque, l’indebito risparmio d’imposta che l’operazione avrebbe determinato.
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