Scostamento dagli studi di settore: ok all’accertamento induttivo
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 23 gennaio 2013
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Con la sentenza n. 1439 depositata il 22 gennaio 2013, la Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione con cui i giudici di merito avevano annullato l’atto impositivo notificato ad un geometra e spiccato sulla base di un accertamento induttivo fondato sullo scostamento del reddito dichiarato dal professionista rispetto ai parametri degli studi di settore.
Le Commissioni tributarie, provinciale e regionale, avevano aderito alle doglianze del geometra il quale si era difeso facendo presente che dall’ispezione che la Guardia di finanza aveva avviato nei suoi confronti non era emersa alcuna irregolarità. Ne discendeva l’invalidità del metodo induttivo adottato dal Fisco.
Detta statuizione non è stata, tuttavia, condivisa dai giudici di legittimità secondo i quali le verifiche della Guardia di finanza avrebbero potuto inibire l’accertamento induttivo solamente se avessero avuto ad oggetto lo scostamento dagli standard, con verifica della conformità del reddito ai relativi coefficienti.
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