Rottamazione cartelle Più tempo per sanare le prime due rate
Pubblicato il 28 novembre 2017
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La legge di conversione del Dl n. 148/2017 - decreto fiscale collegato alla Manovra 2018 in corso di approvazione – prevede tra le varie sanatorie anche lo slittamento dei termini di 7 giorni per quanto riguarda la definizione agevolata delle cartelle esattoriali (Rottamazione bis).
Anche se la conversione in legge e la pubblicazione ufficiale del testo dovesse arrivare dopo il 30 novembre, secondo l'orientamento del MEF sarebbe sufficiente il voto definitivo di approvazione alla Camera, che varrebbe come proroga in itinere.
Più tempo per le rate scadute
L’articolo 1 del Dl 148/2017 prevede un termine aggiuntivo per sanare gli omessi o carenti pagamenti relativi alle prime due rate scadute a luglio e a settembre, riferite a quei debitori che, pur avendo presentato l’istanza entro il 21 aprile scorso, non hanno versato la prima rata o entrambe le rate (scadute rispettivamente il 31 luglio e il 30 settembre).
La possibilità di rimediare ad errori o omissioni delle prime due rate della vecchia rottamazione è, quindi, prorogata di 7 giorni ed è condizionata al versamento delle rate non versate entro il 7 dicembre 2017 (termine inizialmente fissato al 30 novembre). Solo in questo modo si conserverebbero gli effetti della precedente rottamazione dei ruoli.
I contribuenti interessati possono agire direttamente senza presentare alcuna istanza all'Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader), pagando direttamente il dovuto entro la nuova data. Inoltre, le somme da versare coincidono con quelle indicate nei bollettini precompilati inviati dall’agente della riscossione insieme alla comunicazione di liquidazione della domanda del contribuente, quindi non sono dovuti interessi di sorta sul periodo di ritardo rispetto alle date originarie, in quanto si è di fronte al caso di una sostituzione della vecchia scadenza disposta direttamente dal legislatore.
Terza rata incerta
Non altrettanto chiaro è il discorso relativo alla terza rata in scadenza il 30 novembre 2017.
Il Decreto legge fiscale n. 148/17 nella sua formulazione originaria non aveva previsto lo slittamento del termine del pagamento della terza rata. Aveva solo contemplato lo slittamento per le rate scadute a luglio e a settembre da pagare il 7 dicembre, mantenendo ferma la terza con scadenza originaria al 30 novembre 2017.
Questo fatto sta creando non poca confusione.
Nel riesame al Senato, infatti, è stato previsto da un emendamento che anche la terza rata si potrà pagare entro il 7 dicembre. Anche se però, al momento, di tutto ciò non vi è alcuna ufficialità.
Il decreto è all’esame della Commissione di bilancio della Camera e se - come le indiscrezioni affermano - esso sarà approvato senza modifiche, anche la terza rata della vecchia rottamazione, in scadenza a fine del mese, potrebbe beneficiare di un periodo extra, con proroga al 7 dicembre come per le rate di luglio e settembre.
Attualmente, però, la proroga della scadenza della terza rata è ancora incerta; pertanto, per il momento, resta ufficiale il termine del 30 novembre 2017 per effettuare il pagamento.
Una riprova di tutto ciò arriva anche dai siti ufficiali (Ader), dove non vi è ancora notizia della proroga della scadenza per il pagamento della terza rata di rottamazione, così come delle due già scadute.
L’idea è che non vi saranno particolari opposizione ad una proroga al 7 dicembre 2017, anche se essa potrebbe arrivare post-scadenza.
- eDotto.com – Edicola del 17 novembre 2017 - Decreto fiscale, fiducia dal Senato Opzione semestrale per lo spesometro – Moscioni
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