Rivalutazione TFR del mese di marzo con il solo tasso fisso

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Rivalutazione TFR del mese di marzo con il solo tasso fisso

Il 17 aprile 2023, l’Istat ha reso noto l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati riferito alla mensilità di marzo 2023 utile a determinare la rivalutazione dei crediti di lavoro e del trattamento di fine rapporto.

In particolare, la predetta retribuzione differita, in ossequio alle disposizioni dell'art. 2120, Codice Civile, deve essere rivalutata annualmente - salvo la quota maturata nell'anno - su base composta con applicazione del tasso fisso dell'1,5% e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo accertato dall'ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente.

Si rammenta che, nel caso di cessazioni infrannuali, la rivalutazione dovrà essere operata prendendo a riferimento il tasso del mese in cui avviene la cessazione del rapporto di lavoro, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente, e dividendo il tasso fisso su base mensile (0,125).

Per il mese di marzo 2023 l’indice generale FOI si attesta in 118,0 con una variazione dello -0,4% rispetto al mese precedente e +7,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

L’indice dei prezzi al consumo di dicembre 2022 si attestava a 118,2, pertanto, essendo l’indice del mese di marzo 2023 inferiore a quello dell’ultimo mese dell’anno precedente, non si procede al calcolo della rivalutazione variabile e pari al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo accertato dall'ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. Rimane fermo, invece, il tasso fisso dell’1,5% riproporzionato sulla base del numero di mesi decorsi (3/12).

Il coefficiente di rivalutazione è, dunque, pari a 0,375000%.

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