Ristori quater in Gazzetta. Rinvio scadenze
Pubblicato il 01 dicembre 2020
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La Gazzetta Ufficiale n. 297 del 30 novembre 2020 ospita il decreto Ristori quater (Dl 157 del 30 novembre 2020).
Sono ufficiali le proroghe del termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap per imprese ed esercenti arti e professioni, breve al 10 dicembre 2020 e lunga al 30 aprile 2021.
E c’è anche lo slittamento al 10 dicembre 2020 del termine per l’invio dei modelli Redditi 2020 e delle dichiarazioni Irap 2020 in scadenza il 30 novembre 2020.
Tra le significative novità dell’ultimo minuto c’è l’ampliamento alle imprese nelle Regioni derubricate a zona arancione dall’ordinanza del ministero della Salute in vigore il 29 novembre 2020 del rinvio lungo indipendente dal fatturato. La misura è applicata alle zone che erano rosse al 26 novembre.
Resta il requisito del codice Ateco.
Dunque, per imprese e autonomi di Piemonte, Lombardia e Calabria c’è il rinvio ad aprile 2021 delle scadenze di novembre e dicembre se rientrano nei settori dei codici Ateco elencati nei decreti e a prescindere dal fatturato.
Procrastinati al 16 marzo 2021 contributi, ritenute e Iva del mese di dicembre dovuti:
- da aziende con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nel mese di novembre 2020, rispetto a novembre 2019;
- dalle attività economiche chiuse dai decreti: ristoranti in zone arancioni e rosse, tour operator, agenzie di viaggio e alberghi sempre nelle zone rosse.
GdF controlli serrati per le frodi
Contro l’indebita fruizione del Fondo perduto GdF e Agenzia Entrate mettono in campo “Serpico profilato”, che dà la possibilità agli ispettori di incrociare i dati degli esiti delle istanze di accesso al fondo perduto con i dati Iva inseriti nel portale “Fatture e Corrispettivi”.
Si ricorda che la Guardia di Finanza il 19 novembre 2020 ha sottoscritto il protocollo d’intesa con il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, per lo scambio di dati e informazioni sulle domande di erogazione dei ristori e di altre forme di aiuti ex decreti COVID-19.
Nel calderone di dati finiscono quelli anagrafici e fiscali del richiedente, ma anche liquidazioni periodiche Iva, dichiarazione Iva, le fatture elettroniche (utili quelle di aprile 2019 che permettono di calcolare la perdita di reddito o ricavi).
Una circolare interna istruisce gli agenti.
Effettuati i controlli di coerenza (dati presenti in Anagrafe tributaria o indicati nella domanda), preventivi e successivi, i funzionari dovranno compilare processi verbali di constatazione se il contributo non spettante è sotto la soglia 4mila euro (3.999,96 euro) e inoltrarli all’Agenzia.
Gli estremi del Pvc dovranno essere notificati entro 90 giorni dall’accertamento ai residenti o entro un anno ai contribuenti esteri.
L’accertato, entro 60 giorni dalla data di contestazione o notificazione della violazione, può rimediare versando un terzo del massimo della sanzione prevista per ogni singola violazione o, se più favorevole, il doppio del minimo della sanzione edittale.
Per chi non definisce scatta l’invio del rapporto al Prefetto.
Per le frodi oltre il limite dei 3.999,96 euro la Gdf segnalerà l’illecito all’autorità giudiziaria e sarà commutata la sanzione amministrativa per illecito penalmente rilevante.
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