Riforma forense sempre più vicina. Qualche questione applicativa da mettere a punto

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In attesa dell’esame definitivo da parte dell’aula del Senato del testo di riforma dell’ordinamento forense – previsto a partire dal 18 dicembre, subito dopo l’approvazione della legge di stabilità - l'ufficio studi del Senato ha pubblicato un dossier sul testo di riforma nel quale sono contenuti una serie di appunti circa alcuni nodi applicativi.

Le questioni evidenziate riguardano, in particolare, la struttura del procedimento disciplinare, per il quale sarebbero ravvisabili alcune incertezze interpretative che renderebbero conclusivamente auspicabile “un ulteriore approfondimento dei profili in questione nel corso dell'esame parlamentare”, e la disciplina delle società tra avvocati.

Su questo ultimo punto, in particolare, viene auspicata una formulazione normativa maggiormente esplicita in quanto mentre da una parte si prevede che i soci non possano che essere avvocati iscritti all'albo, l'articolo 10, comma 4, lettera b), della legge n. 183, ammette, seppur in misura minoritaria, la partecipazione di soci non professionisti per prestazioni tecniche e finalità di investimento.
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