Rettifica con effetti ampi

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Confermando un precedente orientamento favorevole al Fisco, la suprema Corte - pronuncia 4057/2007 - torna ad affermare la legittimità della rettifica del reddito imponibile attraverso l’applicazione dei maggiori valori determinati ai fini dell’imposta di registro: la rettifica di valore dell’avviamento può, cioè, supportare, quale dato presuntivo e salva prova contraria, l’accertamento ad opera degli uffici fiscali di una plusvalenza patrimoniale agli effetti delle imposte sui redditi. Ma i due valori non devono coincidere, potendo essere smentiti da risultanze contabili o altri elementi.

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