Reddito di emergenza: chi può chiederlo e come
Pubblicato il 14 aprile 2021
In questo articolo:
- Reddito di emergenza: le novità del decreto Sostegni
- Rem per nuclei familiari: residenza e requisiti economici
- Rem per nuclei familiari: requisiti di compatibilità
- Elenco delle cause di incompatibilità
- Rem per gli ex disoccupati
- Rem per gli ex disoccupati: residenza e requisiti economici
- Rem per gli ex disoccupati: requisiti di compatibilità
- Erogazione del beneficio
- Misura del beneficio economico
- Domande di Rem
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L'INPS, come anticipato nel messaggio n. 1378 del 1° aprile 2021, illustra nel dettaglio la disciplina contenuta nel decreto Sostegni (articolo 12 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41) sul reddito di emergenza con la circolare n. 61 del 14 aprile 2021.
Reddito di emergenza: le novità del decreto Sostegni
Il Reddito di emergenza è una misura "residuale" di sostegno economico in favore dei nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Istituita nel 2020 dal decreto Rilancio (articolo 82 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) e a più riprese confermata dai decreti emergenziali successivi (decreto Agosto e decreto Ristori), la misura viene riproposta anche nel 2021 con le seguenti, rilevanti, novità:
1) vengono modificati i requisiti per l’accesso per i nuclei familiari in condizione di difficoltà (articolo 12, comma 1);
2) viene ampliata la platea dei beneficiari a coloro che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 di percepire la NASpI e la DIS-COLL. In questo caso il destinatario del Rem non è più il nucleo familiare, ma il singolo beneficiario in possesso dei requisiti previsti dal decreto Sostegni (articolo 12, comma 2).
Rem per nuclei familiari: residenza e requisiti economici
I nuclei familiari possono accedere al Rem se in possesso dei seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda (articolo 12, comma 1, del decreto-legge n. 41/2021):
- il richiedente il beneficio deve essere residente in Italia. Non è prevista una durata minima di permanenza;
- il nucleo familiare, individuato dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) valida, deve presentare:
- Valore del reddito familiare, nel mese di febbraio 2021, inferiore alla soglia corrispondente all’ammontare del beneficio. In caso di canone di locazione dichiarato in DSU, tale soglia è incrementata di un dodicesimo dell’ammontare annuo del canone stesso. Il reddito familiare è determinato, secondo il principio di cassa. Per il mese di febbraio 2021, la soglia del reddito familiare è determinata moltiplicando 400 euro per il valore della scala di equivalenza;
- Valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2020 (verificato al 31 dicembre 2020) inferiore a 10.000 euro ed elevata di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino a un massimo di 20.000 euro. La soglia e il massimale sono incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza;
- Valore ISEE attestato dalla DSU valida al momento della presentazione della domanda, inferiore a 15.000 euro.
Rem per nuclei familiari: requisiti di compatibilità
Il Rem è una misura residuale rispetto alle altre misure COVID-19. Esso può essere erogato, in presenza di tutti i requisiti di legge, solo quando nessuno dei membri del nucleo richiedente abbia già usufruito delle altre indennità emergenziali.
Elenco delle cause di incompatibilità
Incompatibilità
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Specifiche
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Indennità COVID-19 di cui all'articolo 10 del decreto Sostegni
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Il Rem non è compatibile con la presenza, nel nucleo familiare, di componenti che percepiscono o hanno percepito una delle seguenti indennità appartenenti alle seguenti categorie:
- soggetti che hanno beneficiato delle indennità del decreto Ristori:
- lavoratori dipendenti stagionali e lavoratori in somministrazione del settore del turismo e degli stabilimenti termali ;
- lavoratori dipendenti stagionali e lavoratori in somministrazione appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali
- lavoratori intermittenti
- lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- incaricati alle vendite a domicilio ;
- lavoratori dipendenti a tempo determinato del settore del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo;
- lavoratori del settore dello sport.
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Prestazioni pensionistiche
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Il Rem non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di titolari di pensione diretta o indiretta, a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità, indipendentemente dall’importo del trattamento pensionistico percepito.
Si sottolinea che il requisito è verificato al momento della presentazione della domanda
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Redditi da lavoro dipendente
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Il Rem non è compatibile con la presenza, nel nucleo familiare, di uno o più membri titolari, al momento della presentazione della domanda, di rapporti di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda complessiva sia superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo. |
Reddito e la pensione di cittadinanza
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Rem di cui all’articolo 12, comma 2
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Il Rem non è compatibile con la presenza, nel nucleo familiare, di uno o più titolari di Rem in quanto ex percettori di NASpI o DIS-COLL
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La verifica in ordine alle incompatibilità avviene “nella fase conclusiva” dell’istruttoria della domanda.
Rem per gli ex disoccupati
Il decreto Sostegni riconosce il Rem anche a chi, pur non avendo i requisiti prima indicati, ha terminato di ricevere le prestazioni NASpI e DIS-COLL nel periodo a dal 1° luglio 2020 al 28 febbraio 2021 ed è in possesso degli altri requisiti previsti dalla legge.
L'INPS chiarisce che la NASpI e la DIS-COLL devono essere interamente godute e terminate all’interno del periodo 1° luglio 2020 - 28 febbraio 2021.
Rem per gli ex disoccupati: residenza e requisiti economici
Il membro del nucleo familiare che ha terminato di beneficiare della NASpI o della DIS-COLL, al momento della presentazione della domanda, deve:
- essere residente in Italia. Anche in questo caso, la norma non prevede una durata minima di permanenza;
- possedere una DSU in corso di validità, con valore dell’indicatore ISEE, ordinario o corrente, non superiore a 30.000 euro.
Rem per gli ex disoccupati: requisiti di compatibilità
In merito ai requisiti di compatibilità l'INPS conferma quanto detto per i nuclei familiari specificando solo che:
- il controllo di compatibilità viene effettuato esclusivamente sul membro del nucleo che ha terminato di beneficiare della NASpI o della DIS-COLL nel periodo di riferimento;
- per le prestazioni pensionistiche, l'incompatibilità va verificata alla data del 23 marzo 2021.
Inoltre il Rem in oggetto è incompatibile con il Rem per i nuclei familiari di cui all’articolo 12, comma 1 e con la titolarità, al 23 marzo 2021, di un contratto di lavoro subordinato, con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità, ovvero di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.
Erogazione del beneficio
Il Rem è erogato per tre mensilità: marzo, aprile e maggio 2021 mediante bonifico bancario/postale, accredito su Libretto postale o bonifico domiciliato (pagamento in contanti presso gli sportelli di Poste Italiane S.p.A.), secondo la preferenza espressa nel modulo di domanda.
Misura del beneficio economico
Il beneficio economico del Rem erogato ai nuclei familiari (articolo 12, comma 1) è determinato moltiplicando 400 euro per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. L'importo di ciascuna quota va da 400 euro a 800 euro (840 euro in presenza di componenti disabili o non autosufficienti).
Se erogato a chi ha terminato di beneficiare della NASpI o della DIS-COLL il beneficio è riconosciuto nella misura fissa mensile di 400 euro.
Domande di Rem
La domanda di Rem va presentata all’Inps, esclusivamente on line, entro il 30 aprile 2021, attraverso:
- il sito internet dell’Inps (www.inps.it), autenticandosi con PIN già in possesso, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica;
- gli Istituti di Patronato.
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