Proroga per notifiche civili, impugnazioni penali e composizione negoziata
Pubblicato il 12 febbraio 2024
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Tra gli emendamenti presentati in sede di discussione del decreto Milleproroghe - attualmente all'esame delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera - si segnala una serie di modifiche proposte dal Governo per quanto concerne il settore Giustizia.
Le disposizioni messe a punto riguardano le notifiche civili, la composizione negoziata della crisi d’impresa, le impugnazioni penali, i tirocini dei magistrati e i trasferimenti del personale amministrativo Giustizia.
Civile, notifiche via PEC eseguite dagli avvocati
La prima misura riguarda la disciplina delle notifiche eseguite dagli avvocati e relativo completamento in caso di esito negativo della PEC.
Si interviene, in particolare, a modifica dell'articolo 4-ter del Dl n. 51/2023, recante "Proroga in materia di disciplina delle notificazioni eseguite dagli avvocati ai sensi dell'articolo 3-ter della legge 21 gennaio 1994, n. 53".
L'articolo 3-ter della legge n. 53/1994, si rammenta, prevede, per l'ipotesi di mancato recapito per causa imputabile al destinatario, il perfezionamento della notifica attraverso l'inserimento dell'atto da notificare nella "area web riservata", prevista e disciplinata dall'articolo 359 del Codice della crisi d'impresa.
L'emendamento dispone un ulteriore slittamento dell'efficacia di tale ultima disposizione (sospesa, quindi, fino al 31 dicembre 2014), al fine di assicurare la regolarità delle notifiche via PEC eseguite dagli avvocati anche oltre il termine del 31 dicembre 2023.
In attesa della realizzazione dell'area web riservata, infatti, è sorta l'esigenza di introdurre uno slittamento dell'operatività delle disposizioni, così da evitare intralci alla regolare instaurazione o prosecuzione dei processi civili.
La proroga - si legge nella relazione illustrativa dell'emendamento - "continuerebbe ad assicurare il buon esito delle notifiche via PEC e ad evitare l'insorgere di ostacoli procedurali al regolare funzionamento del processo, così ponendosi in linea con gli obiettivi PNRR sulla efficace attuazione della riforma del processo civile e sullo smaltimento dei procedimenti arretrati".
La disposizione è comunque "provvisoria", essendo destinata ad operare fino all'entrata in vigore del decreto correttivo alla riforma del processo civile, nel quale è previsto il perfezionamento della notifica degli atti non recapitati via PEC attraverso un meccanismo di deposito curato e gestito dal ministero della Giustizia.
Composizione negoziata: proroga dichiarazione sostitutiva
La seconda misura si sostanza nella proroga di un anno, dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024, della disposizione del Dl n. 13/2023 volta ad accelerare l'accesso alla procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa.
Tale disposizione - si ricorda - consente all'imprenditore di depositare, al momento della presentazione dell'istanza di nomina dell'esperto indipendente, una dichiarazione sostitutiva al posto delle prescritte certificazioni.
Con la predetta dichiarazione sostitutiva, in particolare, si attesta di avere richiesto, almeno dieci giorni prima della presentazione dell'istanza di nomina dell'esperto, le certificazioni medesime.
L’assenza delle informazioni contenute nelle certificazioni - si legge nella relazione illustrativa - non crea problemi ai fini della valutazione, demandata all’esperto, di perseguibilità del risanamento: l’interoperabilità delle banche dati degli enti con la piattaforma telematica nazionale, consente agevolmente l’estrazione dei dati relativi ai debiti fiscali e previdenziali dell’impresa che ha chiesto l’avvio delle trattative.
Impugnazioni penali: rinvio nuova disciplina
A seguire, l'emendamento governativo interviene in materia di impugnazioni penali, disponendo la proroga dell'entrata in vigore del nuovo regime.
Laddove vengano proposte ulteriori impugnazioni avverso il medesimo provvedimento dopo la scadenza dei termini indicati, si fa riferimento all’atto di impugnazione proposto per primo.
La proroga di entrata in vigore del nuovo regime delle impugnazioni - si legge nella relazione - è compatibile con le finalità di abbattimento e smaltimento dell’arretrato giudiziario nonché con la definizione dei procedimenti in tempi contenuti previsti tra gli obiettivi del PNRR.
Le modalità di svolgimento delle udienze in grado di appello e in cassazione previste dagli articoli richiamati favoriscono la celerità della trattazione, limitando la partecipazione delle parti, ivi compresi Pm e difensore dell’imputato, prediligendo l’udienza in camera di consiglio che si avvantaggia del meccanismo cartolare con deposito degli atti in forma scritta e comunicazione e notifiche telematiche e ove possibile collegamenti da remoto.
Tirocinio magistrati e personale giustizia
A seguire, viene disposta la riduzione della durata del tirocinio dei magistrati ordinari dichiarati idonei all’esito dei concorsi banditi fino all’anno 2023, così da consentire una più celere copertura delle vacanze nell’organico degli uffici giudiziari di primo grado.
Ulteriore ritocco, infine, è finalizzato a tutelare la piena funzionalità del sistema Giustizia e prevede la proroga, fino al 31 dicembre 2024, della disciplina che limita i trasferimenti del personale dell’Amministrazione giudiziaria presso altre pubbliche amministrazioni.
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