Pronto il documento unitario condiviso di riforma delle professioni
Pubblicato il 20 luglio 2010
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In una nota congiunta, il Cup e il Pat (i due organismi di rappresentanza degli Ordini e Collegi professionali) rendono noto che il 21 luglio saranno ricevuti dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Il nuovo vertice sarà l’occasione per consentire ai rappresentanti degli Ordini di consegnare ufficialmente al Ministro la proposta di riforma delle professioni, portando così a termine l’incarico che gli era stato affidato nel precedente incontro del 15 aprile scorso.
Il testo si considera un documento di “principi”, in grado di regolarizzare aspetti diversi, che vanno dall’accesso alle professioni al codice deontologico, alle tariffe fino alla formazione professionale, per poi rimandare ai singoli regolamenti le specifiche discipline di settore.
L’appartenenza all’Albo richiede una prestazione intellettuale dimostrabile da un titolo di studio universitario oppure da un percorso universitario equivalente, previo superamento di un esame di Stato. Il tirocinio diventa obbligatorio per soddisfare al meglio le singole competenze professionali e in parte può essere assolto direttamente in università. Il tutto dovrà essere regolato sulla base delle esigenze delle singole professioni.
Alcuni punti restano, però, irrisolti. La proposta di riforma non tratta questioni specifiche, la frattura creatasi nell’area delle professioni tecniche e il futuro assetto delle categorie con laurea triennale.
Come detto dallo stesso Alfano, in un precedente incontro con gli Ordini: “dobbiamo riuscire a fare una riforma che metta al centro il cittadino, garantendo l'alta qualità delle professioni e stabilendo regole chiare e trasparenti. Allo stesso tempo, però, occorre assicurare ai professionisti la dignità e il prestigio che gli deriva dall'aver superato un esame di stato”.
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