Processo del lavoro, si cambia
Pubblicato il 18 novembre 2006
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Arriva dal ministro Mastella l’annuncio di voler preparare un intervento sulle controversie del lavoro e previdenza per accelerarne i tempi di conclusione. L’obiettivo è individuare soluzioni che, senza penalizzare le imprese, mettano insieme forme di tutela più forti anche per le nuove fattispecie contrattuali senza rinunciare a un drastico accorciamento dei tempi processuali, ormai arrivati a livelli quasi intollerabili. Tra gli strumenti da privilegiare si propone:
- un più ampio ricorso alla conciliazione e il rilancio dell’arbitrato;
- il rafforzamento delle decisioni favorevoli ai lavoratori o agli assistiti con la previsione di sanzioni pecuniarie per i ritardi negli adempimenti;
- l’estensione di tutele urgenti per le forme di flessibilità, come collaborazioni, contratti a progetto e impiego a termine.
Secondo il Guardasigilli, Mastella, è necessario intervenire per snellire il processo del lavoro, sia con iniziative parlamentari sia per “mezzo della concertazione con il sindacato, e le parti sociali”. Il Senato ha già iniziato la discussione di un disegno di legge che prevede procedure d’urgenza per le cause su licenziamenti e per quelle sui rapporti di collaborazione, lo smaltimento in via amministrativa delle controversie previdenziali. La conciliazione dovrebbe poi essere inserita all’interno del giudizio. Inoltre, è prevista l’istituzione di una commissione interministeriale tra Giustizia e Lavoro che dovrà dar corpo al progetto di Mastella, muovendosi comunque in sintonia con il Parlamento. Lo scopo è sempre quello di identificare le soluzioni più idonee per affrontare l’emergenza.
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