Procedura d'infrazione sulle tariffe massime degli avvocati italiani
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 25 marzo 2010
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La Commissione europea ha dato avvio alla procedura d'infrazione contro l'Italia con riferimento alla normativa interna che prevede tariffe obbligatorie massime per le attività giudiziali e stragiudiziali degli avvocati. Secondo l'istituzione comunitaria, detta previsione sarebbe contraria al diritto di stabilimento e alla libera prestazione dei servizi.
Per il Governo italiano, per contro, la legge interna lascerebbe, in realtà, libertà nella contrattazione in quanto l'applicazione delle tariffe è “solo un criterio sussidiario utilizzabile in assenza di un consenso liberamente determinato dalle parti nell'esplicazione della loro autonomia contrattuale”.
Per il Governo italiano, per contro, la legge interna lascerebbe, in realtà, libertà nella contrattazione in quanto l'applicazione delle tariffe è “solo un criterio sussidiario utilizzabile in assenza di un consenso liberamente determinato dalle parti nell'esplicazione della loro autonomia contrattuale”.
- Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 37 - Il governo difende alla Ue le tariffe massime degli avvocati - Castellaneta
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