Primo “sì” al progetto Mastella

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È stato approvato ieri, dal Consiglio dei ministri, il nuovo disegno di legge per la riforma delle professioni. Rispetto al progetto presentato dieci giorni fa a Ordini ed associazioni, si rivela più liberista sui temi dell’accesso, delle società multiprofessionali e del ridimensionamento degli attuali Albi. Intanto, aleggia il mistero della scomparsa dell’emendamento degli Affari regionali, passato con larga maggioranza, nel testo ufficiosamente circolato dopo l’approvazione. Secondo tale emendamento, l’individuazione degli interessi pubblici da tutelare con un Albo dovrà avvenire “in modo tale che ne derivi una diminuzione”. Nel testo è stato inserito il pacchetto di misure del Ministro Melandri, che prevede il tirocinio non superiore ai 12 mesi con equo compenso. È confermato che non si potrà ricoprire una carica politica nell’Ordine per più di 10 anni. Il Guardasigilli Mastella, dopo il Consiglio, ha dichiarato: “Nessun terremoto per gli Ordini e i collegi esistenti, nessuna volontà di abolirli, ma soltanto la necessità di procedere a una loro riorganizzazione eventualmente attraverso accorpamenti per gruppi omogenei”. Oltre alla soddisfazione dei ministri coinvolti si deve registrare quella dei sindacati; mentre, tra gli scontenti si annoverano da un lato Rosa nel pugno e radicali, per i quali il testo non reca un grande messaggio di liberalizzazione dal momento che andava superato il modello ordinistico, e dall’altro il centro-destra, che proporrà nei prossimi giorni “un Ddl per un più qualificato accesso dei giovani alle professioni”, come annuncia Sacconi di Fi. 

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 37/42 – Gli ordini sulla via del tramonto – Marino

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