Più semplice e veloce la rateizzazione dei debiti con il Fisco

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Con la direttiva n.7/2012, diffusa dalla direzione centrale servizi enti e contribuenti di Equitalia alle società partecipate, in data 1° marzo 2012, la Società di riscossione si propone l’intento di semplificare e velocizzare le procedure di rateizzazione dei debiti dei contribuenti nei confronti del Fisco.

Per allentare la pressione, che negli ultimi mesi si è fatta particolarmente infuocata, e, allo stesso tempo, anticipare la riforma prevista dal decreto fiscale in materia di flessibilità del sistema di rateizzazione, Equitalia innalza da 5 a 20 mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione con una semplice richiesta motivata che attesti la situazione di temporanea difficoltà economica del contribuente. Pertanto, ora, non servono più documenti aggiuntivi per certificare la propria situazione economico-finanziaria (certificazione Isee), a meno che il debito non superi la nuova soglia. Il contribuente potrà, dunque, fornire una semplice istanza motivata agli uffici di Equitalia.

Nei limiti  della nuova soglia dei 20mila euro, il numero massimo di rate mensili che possono essere concesse viene fissato a 48, mentre l’importo della rata minima resta di 100 euro.

Le semplificazioni in oggetto hanno riguardato anche le associazioni, le società di persona e le ditte individuali.

Attualmente, la situazione di difficoltà economica-finanziaria dei soggetti giuridici diversi dalle persone fisiche viene esaminata valutando l'esistenza di una situazione di temporanea obiettiva difficoltà mediante l'applicazione di alcuni parametri costituiti dai cosiddetti "indice di liquidità" e "indice alfa”.

La direttiva ha introdotto un’importante novità che riguarda proprio l’indice alfa, quale risultato del rapporto tra il debito complessivo per il quale si chiede la dilazione e il valore della produzione. Tale indice, finora considerato come il parametro necessario per ottenere la rateizzazione, verrà ora utilizzato solo per determinare il numero massimo di rate che possono essere concesse. Infatti, togliendo il blocco in presenza di valori dell'indice Alfa inferiori a 3 (sotto il quale la richiesta di dilazione veniva respinta per assenza del requisito della temporanea difficoltà di adempiere), Equitalia ha notevolmente ampliato la platea dei soggetti che potranno beneficiare del pagamento dilazionato dei tributi non pagati.

Per quanto riguarda, invece, l’indice di liquidità resta valido lo sbarramento alla dilazione, in presenza di un valore di tale indicatore inferiore all’unità.

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