Più internet nei controlli delle Entrate sui servizi
Pubblicato il 20 aprile 2007
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Con la circolare n. 22 del 19 aprile 2007, l’agenzia delle Entrate ha aggiornato, sia sul piano normativo che operativo e diramato agli uffici finanziari, le nuove metodologie di controllo fiscale per sette attività economiche dirette ai consumatori finali. Le attività interessate sono quella di noleggio barche da diporto, gestione approdi turistici, lavanderie e tintorie, servizi di pompe funebri, agriturismo, agenzie di mediazione immobiliare, studi di radiologia e radioterapia. Le note metodologiche e le relative check list hanno lo scopo di informare e uniformare l’attività di controllo degli uffici su tutto il territorio nazionale, sensibilizzando i verificatori sugli aspetti caratteristici delle singole attività economiche per metterli in condizione di individuare i canali di evasione che solitamente sono utilizzati dagli operatori degli specifici settori. Grazie a questi strumenti di controllo – che costituiscono per gli uffici delle vere e proprie guide minime obbligatorie – si persegue anche l’obiettivo di trasparenza nei confronti dei contribuenti, che così sono messi preventivamente a conoscenza su quali possono essere le linee guida che seguiranno gli uffici nell’attività di controllo. Le Entrate, con riferimento a ciascuna delle singole attività, delinea il mutato mercato di riferimento dando ampio spazio alle modalità con cui gli operatori svolgono concretamente le specifiche attività economiche. Particolare attenzione, come anticipato, meritano i canali tipici di evasione che caratterizzano ciascuna attività e che di fatto orientano i controlli del Fisco. Per meglio svolgere il suddetto ruolo di controllo, gli uffici vengono invitati a ricorrere con maggiore frequenza alle informazioni che si possono assumere via Internet sulle imprese sottoposte a verifica.
Novità comune a tutte le note metodologiche rilasciate dall’Agenzia è che, rispetto al passato, il ricorso alle indagini finanziarie non può essere automatico e non può, quindi, mai rappresentare un intervento “di routine”. Le indagini finanziarie sono giustificate, pertanto, solo in “presenza di gravi indizi di evasione”. Inoltre, le Entrate sottolineano la particolare utilità del nuovo archivio dei rapporti finanziari, che consente di selezionare in modo preventivo gli intermediari a cui inviare la richiesta di informazioni.
- ItaliaOggi, p. 34 – Indagini bancarie figlie dei controlli – Felicioni
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