Perplessità degli istituti di credito sull’obbligatorietà del voto segreto
Pubblicato il 05 gennaio 2006
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Una circolare dell'Associazione bancaria italiana, la n. 52 del 3 gennaio 2006, la cui parziale pubblicazione è di seguito consultabile, esamina le disposizioni contenute nella legge sul risparmio, la n. 262 del 28 dicembre 2005, pubblicata in "Gazzetta Ufficiale" n. 208 del medesimo giorno. Alcune tra le sue norme, approvate in via definitiva il 23 dicembre, sono applicabili già dal 12 gennaio prossimo; per il dispiego delle altre, invece, occorrerà attendere i relativi provvedimenti d'attuazione. Per quest'ultime, Abi auspica (non nella circolare) la tempestiva emanazione dei citati regolamenti.
Si tenga a mente che nella circolare n. 52 si mostra un atteggiamento critico verso la previsione della obbligatorietà del voto segreto nell'elezione delle cariche sociali, da un lato perché il voto segreto contrasterebbe con l'articolo 2375 del Codice civile (secondo il quale nel verbale dell'assemblea vanno analiticamente menzionati i favorevoli, i contrari e gli astenuti) e, dall'altro, per la circostanza che esso vanificherebbe l'intento del voto di lista, ovvero quello di riferire ad un dato gruppo di soci gli amministratori che vengono eletti.
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