Pensione di anzianità. Presupposto errato, l'Inps non risarcisce
Pubblicato il 12 aprile 2010
Condividi l'articolo:
Se il presupposto, basato sulla convinzione di avere diritto alla pensione di anzianità, è errato in quanto fondato su estratti conto inesatti inviati dall’Inps, il lavoratore che si dimette non ottiene alcun risarcimento dall’Istituto previdenziale. Con la pronuncia 7683/2010, la Corte di Cassazione chiarisce, infatti, che l’estratto conto spedito dall’Inps all’assicurato non ha pari valore della certificazione sottoscritta dal funzionario responsabile, poi rilasciata su domanda dell’interessato.
Peraltro, nel caso di specie trattato in sentenza l’Inps – inviando l’estratto nell’ambito d’una verifica sui dati contributivi in possesso - aveva informato della possibile presenza di errori.
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 6 – L’Inps non paga per il conto “pazzo” - Maciocchi
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: