Pagamenti PA delle fatture: obbligo in 30 giorni
Pubblicato il 14 novembre 2024
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Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) c’è l’impegno a realizzare la “Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie”.
Per quanto riguarda gli interventi volti a favorire un’accelerazione nel percorso di miglioramento dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, si forniscono con circolare n. 36 dell’8 novembre 2024, emanata dalla Ragioneria Generale dello Stato, le linee guida per l’individuazione delle fatture di natura commerciale ai predetti fini.
Sono qualificate come transazioni commerciali "i contratti, comunque denominati, tra imprese ovvero tra imprese e pubbliche amministrazioni, che comportano, in via esclusiva o prevalente, la consegna di merci o la prestazione di servizi, contro il pagamento di un prezzo". Devo ritenersi compresi gli appalti pubblici nonché e eobbligazioni per prestazioni professionali.
Pagamenti fatture: scadenze
La direttiva 2011/7/UE, recepita in Italia con il decreto legislativo n. 231 del 2002, successivamente modificato dal decreto legislativo n. 192/2012, disciplina la lotta contro i ritardi nei pagamenti nelle transazioni commerciali. Questa normativa stabilisce alcune regole precise sui termini di pagamento, in particolare per quanto riguarda le fatture emesse nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
Ecco i punti principali:
- per le fatture emesse verso la pubblica amministrazione, il termine di pagamento è fissato in 30 giorni di calendario dalla data di ricevimento della fattura;
- nel settore sanitario il termine può essere esteso a 60 giorni di calendario;
- nei casi in cui la natura del rapporto contrattuale lo giustifichi, può essere prevista un'estensione fino a 60 giorni di calendario, anche in settori diversi da quello sanitario.
I termini sopra indicati si riferiscono a giorni di calendario, quindi comprendono sia i giorni feriali che i festivi.
Fermo quanto detto – periodi di pagamento per le transazioni che coinvolgono enti pubblici sono di 30 giorni, tranne che per settori particolari, come il settore sanitario e le aziende statali, per i quali il termine di pagamento può essere prolungato fino a 60 giorni - qualora si renda necessario allungare il termine di pagamento oltre il limite ordinario di 30 giorni, ma senza superare i 60 giorni, tale estensione deve essere debitamente motivata e attestata.
La motivazione deve essere supportata da un documento che dimostri una clausola contrattuale che specifichi la natura unica del contratto o particolari caratteristiche che giustificano un termine di pagamento esteso.
Come ripete la circolare n. 36 dell'8 novembre 2024, è fondamentale notare che, in ogni transazione commerciale dove il debitore è un ente pubblico, il periodo di pagamento non può eccedere i 60 giorni, a prescindere dalle condizioni. Questo limite è imposto per assicurare tempi di pagamento equi e prevenire ritardi che potrebbero influenzare negativamente i fornitori.
Applicazione delle regole
Dallo studio delle fatture inviate alle Pubbliche Amministrazioni nel corso del 2023, si sono notate alcune irregolarità nell'applicazione dei termini di pagamento. In alcuni casi, infatti, le amministrazioni pubbliche hanno fissato scadenze di pagamento che eccedono i limiti imposti dalla direttiva europea e dalla relativa normativa nazionale. Tali anomalie, con scadenze oltre i 30 giorni, sembrano derivare probabilmente da errori fatti dall'amministrazione durante la registrazione dei documenti finanziari.
Poiché le fatture emesse nel 2024 saranno parte del report del primo trimestre del 2025 per Riforma 1.11 del PNRR, si richiede a queste Amministrazioni di controllare la conformità con il decreto legislativo n. 231 del 2002, nel caso i termini di scadenza superino i 30 giorni. È necessario prestare particolare attenzione alle fatture che presentano scadenze oltre i 60 giorni, poiché tali termini non sono ammessi dalla legislazione attuale.
ATTENZIONE: Anche nelle ipotesi in cui l’impresa fornitrice di beni o servizi emetta autonomamente una fattura elettronica con espressa indicazione di una scadenza superiore a 30 giorni, l’Amministrazione – in assenza dei richiamati presupposti – dovrà riportare come scadenza della fattura il termine di 30 giorni.
Controlli
Gli organi incaricati del controllo della regolarità amministrativa e contabile devono assicurare, nei rispettivi ambiti di competenza, che il pagamento delle fatture rispetti le norme stabilite nell'articolo 4, comma 4, del decreto legislativo n. 231 del 2002.
In particolare va osservato che:
- le scadenze di pagamento delle fatture che superano i 60 giorni dalla loro ricezione sono inaccettabili in ogni circostanza;
- il calcolo della scadenza delle fatture deve essere effettuato considerando tutti i giorni di calendario, inclusi i giorni festivi, senza alcuna esclusione.
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