Omissione e evasione contributiva: le sanzioni applicate dall'INPS

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Omissione e evasione contributiva: le sanzioni applicate dall'INPS

Dal 1° settembre 2024 è operativo il nuovo regime sanzionatorio per l'omissione e l'evasione contributiva.

Le nuove disposizioni, intervenute con l’emanazione del cd. decreto PNRR (decreto legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56), e oggetto di specifiche istruzioni da parte dell'INPS con la circolare del 4 ottobre 2024, n. 90, mirano ad incentivare la regolarizzazione delle posizioni debitorie dei contribuenti, rendendo economicamente più vantaggioso il pagamento tempestivo delle inadempienze contributive.

Specificatamente, per le omissioni contributive, ossia i casi di mancato o ritardato pagamento rilevabili dalle denunce obbligatorie, la sanzione potrà essere determinata nella sola misura del tasso ufficiale di riferimento (senza la maggiorazione di 5,5 punti percentuali) laddove il contribuente paghi entro 120 giorni in unica soluzione e prima di eventuali contestazioni da parte degli enti impositori.

Tuttavia, a questa agevolazione non si applica il pagamento rateale.

Invece, per le ipotesi di evasione contributiva, ossia la mancata o falsa dichiarazione volta a occultare l'obbligo contributivo, ferma la sanzione del 30% in ragione d’anno, la sanzione può essere ridotta a 5,5 punti percentuali di maggiorazione sul tasso ufficiale di riferimento se il versamento avviene entro 30 giorni dalla denuncia spontanea, o a 7,5 punti percentuali sul tasso ufficiale di riferimento se avviene entro 90 giorni dalla medesima denuncia spontanea.

In tale ipotesi, l’accesso alle nuove misure sanzionatorie è previsto anche con rateazione.

Tutti i dettagli e una utile infografica nell'Approfondimento che segue.

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