OCF: geografia giudiziaria, problema da affrontare in modo strutturale
Pubblicato il 19 novembre 2019
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L’Avvocatura, sul problema della geografia giudiziaria, si muova unitariamente con tutte le sue rappresentanze istituzionali e politiche.
E’ quanto auspicato dal Coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, Giovanni Malinconico, nelle conclusioni di un comunicato del 18 novembre 2019, con il quale viene preso atto della istituzione, da parte del Consiglio Nazionale Forense, di un coordinamento per l’elaborazione dei dati inerenti agli uffici giudiziari della isole di Ischia, Elba ed Eolie.
Nella nota, viene sottolineato come, secondo l’OCF, la questione della geografia giudiziaria vada affrontata “in modo strutturale per il rafforzamento della giustizia di prossimità”.
Tale posizione – rammenta l’Organismo – era stata già affermata dall’Ufficio di Coordinamento dell’OCF, a Tempio Pausania, nel corso di un'assemblea pubblica con gli avvocati locali, e a Napoli, in occasione di un incontro con i Fori della Campania.
La problematica in esame, per l’Organismo di rappresentanza politica dell’Avvocatura, è di primaria importanza tanto che, rispetto ad essa, ha già richiesto al Guardasigilli, Alfonso Bonafede, un incontro urgente “per avviare un profondo ripensamento dei principi di accentramento su cui si sono incentrate tutte le recenti riforme in materia di “geografia giudiziaria”, di organizzazione degli uffici e di riparto della competenze funzionali tra tribunali minori e maggiori, scelte che hanno portato alla progressiva riduzione del ruolo della “giustizia di prossimità” e al sostanziale abbandono dei tribunali di minori dimensioni”.
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