Non più Dia per la manutenzione straordinaria
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 06 giugno 2010
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Con la semplificazione edilizia recata dal decreto legge 40/2010 non sarà più necessario per gli interventi di manutenzione straordinaria allegare il Durc alla dichiarazione di inizio attività (Dia), anzi la stessa Dia, richiesta dal comune per autorizzare qualsiasi lavoro di manutenzione e ristrutturazione della propria casa, è abrogata anche se con limiti. Resta l’obbligo di Dia per gli interventi sulle parti strutturali dell'edificio e l'ampliamento delle volumetrie.
Anche la localizzazione geografica degli interventi è importante: il decreto incentivi permette ai comuni e alle regioni la facoltà di far valere i regolamenti urbanistici ed edilizi attualmente in vigore sul territorio.
La subentrata questione delle sovrapposizioni normative fra comune, regione e stato centrale in materia edilizia e urbanistica non è ancora superata, pertanto conviene fare la richiesta per la Dia, se la legge regionale la pretende, nell’attesa della decisione dell’abrogazione da parte dei consigli regionali.
In sintesi, il nuovo articolo 6 del decreto del presidente della Repubblica 380/2001, come modificato dal decreto incentivi, suddivide le opere liberalizzate in tre tipologie:
- opere effettuabili senza adempimenti;
- opere soggette a semplice comunicazione;
- opere con comunicazione e relazione asseverata.
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 21 – Con la semplificazione il Durc resta nel cassetto – Fossati, Inzaghi
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 21 – Norme regionali in attesa di adeguamento – G.I.
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