Niente rapporto di subordinazione se c'è autonomia

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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 26986 del 22 dicembre 2009, ha respinto il ricorso presentato da un uomo, collaboratore di un'azienda ippica, contro la decisione con cui i giudici di merito avevano ritenuto non fondata la domanda dallo stesso avanzata al fine vedersi inquadrare come lavoratore dipendente in quanto era inserito da diverso tempo ed in maniera continuativa nell’organizzazione aziendale della società mantenendo, tuttavia, la facoltà di assentarsi per lunghi periodi senza essere soggetto a sanzioni disciplinari. La Corte di legittimità, in particolare, non ha ritenuto determinati al fine del riscontro della subordinazione né la continuità della prestazione lavorativa, né la rispondenza di questa ai fini propri dell’impresa né, infine, le modalità di erogazione della retribuzione. Nel caso di specie, l'uomo, nonostante fosse inserito da tempo nell’organizzazione aziendale e rispondesse alle direttive della stessa, aveva comunque mantenuto una minima autonomia e, pertanto - conclude la Corte - non poteva essere inquadrato come dipendente.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 25 – Lavoro dipendente con criteri selettivi – A. Gal.
  • ItaliaOggi, p. 26 – Collaborazioni coordinate e continuative senza lacci - Alberici

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