Nell’accertamento sì allo standard evoluto se favorevole al contribuente
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 15 dicembre 2010
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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 25195 del 14 dicembre 2010, in tema di studi di settore stabilisce che in fase di accertamento il Fisco è obbligato ad applicare retroattivamente alla fattispecie concreta lo standard più recente ed evoluto se è più favorevole al contribuente ed a richiesta dello stesso, non deve limitarsi ad applicarne uno generico.
Nel caso di specie, nel respingere il ricorso dell’Amministrazione finanziaria, la Corte ha ritenuto nullo un accertamento basato su uno standard che il contribuente ha dimostrato meno realistico, relativamente alla sua attività, di uno approvato anni dopo.
Si ricorda, sul punto, che la circolare 34/E/2010 esclude l’utilizzo retroattivo delle risultanze scaturite dagli studi integrati dagli interventi correttivi apportati dal decreto 20 maggio 2010, in quanto considerano gli effetti della crisi economica del 2009 e non sono adottabili con riguardo ad annualità precedenti.
- ItaliaOggi, p. 34 - Studi di settore, serve realismo - Alberici
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