Multe salate per chi deturpa beni culturali e paesaggistici
Pubblicato il 13 aprile 2023
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Tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri nella seduta dell'11 aprile 2023, è incluso anche un disegno di legge finalizzato alla tutela dei beni culturali e paesaggistici.
Il testo, proposto dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, introduce alcune disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici.
Accanto alle sanzioni penali, già disciplinate nel nostro ordinamento, si prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari ad una somma:
- da 20mila a 60mila euro, a carico di chi distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui;
- da 10mila a 40mila euro, per chi deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici propri o altrui, ovvero destina i beni culturali ad un uso pregiudizievole per la loro conservazione o integrità ovvero ad un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico.
I proventi delle predette sanzioni saranno devoluti al ministero della Cultura affinché siano impiegati prioritariamente per il ripristino dei beni.
Tra le altre previsioni, si dispone che:
- il verbale contenente l’accertamento e la contestazione di tali violazioni è notificato al trasgressore entro 120 giorni dal giorno in cui il fatto è commesso;
- entro 30 giorni dalla notifica del verbale di accertamento è ammesso il pagamento della sanzione in misura ridotta.
La sanzione in misura ridotta, tuttavia, non è applicabile qualora il destinatario del provvedimento sanzionatorio si sia già avvalso, nei cinque anni precedenti, della stessa facoltà.
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