Motivazione solo apparente? Sequestro da annullare
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 08 gennaio 2015
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Con la sentenza n. 72 del 7 gennaio 2015, la Corte di cassazione ha annullato, senza rinvio, un decreto con cui il Gip del Tribunale di Campobasso aveva disposto il sequestro preventivo di un immobile, nell'ambito di un procedimento penale in cui erano stati contestati all'indagato diversi reati tributari.
Il ricorso di quest'ultimo è stato ritenuto fondato dai giudici di legittimità in quanto il decreto impugnato risultava del tutto privo di motivazione in punto di effettiva sussistenza dei presupposti necessari per l'adozione della misura applicata.
In particolare, quanto al fumus delicti, il giudice di merito si era limitato al richiamo della capillare indagine di natura fiscale nel corso dalla quale erano emerse le condotte “finalizzate alla violazione delle norme in materia di redditi ed Iva” senza che le condotte suddette venissero descritte, in quanto il Gip aveva rinviato all'istanza del Pm e all'informativa della Guardia di finanza.
Ed anche con riferimento al periculum in mora, il Gip aveva giustificato la necessità di imporre il sequestro sui beni dell'indagato facendo solo un generico richiamo al testo dell'articolo 322 del Codice di procedura penale ma senza indicare specifici elementi atti a dimostrare in concreto la sussistenza del periculum medesimo.
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 46 - Sequestro senza scorciatoie - Iorio
- ItaliaOggi, p. 26 – Sequestro ben motivato – Alberici
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