Modello Redditi 2021, trasmissione entro fine settembre per il contributo perequativo

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Modello Redditi 2021, trasmissione entro fine settembre per il contributo perequativo

Differito dal 10 al 30 settembre il termine di trasmissione della dichiarazione modello Redditi 2021 per i contribuenti che intendono richiedere il contributo a fondo perduto “perequativo”.

L’ufficialità ad una notizia di stampa che ormai circolava da diversi giorni è arrivata ieri, con un comunicato stampa del Mef.

Nella nota ministeriale, si legge che con un Dpcm viene modificata la scadenza prevista dall’articolo 1, comma 24, Dl n. 73 del 25 maggio 2021 (Decreto Sostegni bis), in considerazione delle esigenze rappresentate dagli ordini professionali e dalle associazioni di categoria.

Sostegni bis, al 30 settembre il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi

Proprio il comma 24 dell’articolo 1 del Dl Sostegni bis ha stabilito che i soggetti a cui è riconosciuto un contributo a fondo perduto, con finalità perequative, per aver registrato un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, per beneficiarne devono presentare apposita istanza che può essere trasmessa solo se la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 fosse presentata entro il 10 settembre 2021.

Con l’annunciato Dpcm, viene invece sancito che il termine del 10 settembre 2021 di cui al citato art. 1 comma 24 del DL 73/2021 è prorogato al 30 settembre 2021.

Dunque, la trasmissione telematica della dichiarazione dei redditi anticipata per consentire la successiva presentazione della richiesta del fondo perduto perequativo guadagna 20 giorni.

Per tutti gli altri contribuenti, invece, precisa il MEF, la scadenza per l’invio del modello dichiarativo Redditi 2021 resta il 30 novembre.

Il decreto della presidenza del consiglio è stato firmato dal Ministro Franco e trasmesso al Presidente del consiglio dei ministri per l'ultimo sigillo, prima di proseguire con la registrazione alla Corte dei conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Modello Redditi 2021 al 30 settembre, platea dei beneficiari della proroga

In attesa di un dato ufficiale, mancando il decreto attuativo sul nuovo aiuto previsto dal Sostegni bis, si stima che la potenziale platea coinvolta dalla proroga è di circa 2 milioni di partite Iva.

L’elevato numero di persone interessate dalla nuova misura di aiuto, fa capire l’importanza del differimento del termine di presentazione delle dichiarazioni Redditi 2021 all’Agenzia delle Entrate, per coloro che intendono fare richiesta del contributo a fondo perduto “perequativo”.

La proroga è stata concessa anche in seguito alle pressioni fatte dai commercialisti e dagli altri intermediari abilitati a causa della mole di lavoro abbattutasi sugli studi.

Le suddette categorie professionali, infatti, hanno più volte evidenziato i numerosi adempimenti da porre in essere per conto dei contribuenti per anticipare la trasmissione delle dichiarazioni fiscali, oltre che l’elevato numero di informazioni aggiuntive da esporre nei modelli di dichiarazione dei redditi relativi all’anno d’imposta 2020, riferite alle molteplici misure agevolative introdotte.

Per tali ragioni è stata unanime la richiesta di una proroga del termine di invio, accolto anche tenuto conto del perdurare dello stato di emergenza dovuto dalla pandemia da Covid-19.

Miani: “Decisione positiva, sebbene tardiva”

L’ufficialità del differimento del termine di trasmissione della dichiarazione modello Redditi 2021 per richiedere il contributo a fondo perduto “perequativo” è stata accolta positivamente dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani.

Il Presidente del Cndcec ha evidenziato in una nota come la proroga al 30 settembre nasca da una richiesta pressante formulata in questi mesi dal Consiglio nazionale.

Sebbene uno spostamento del termine al 31 ottobre sarebbe stato sicuramente più congruo, la data del 30 settembre è comunque più ragionevole di quella del 10 settembre.

Il termine del 10 settembre, infatti, era stato considerato assolutamente inadeguato dai commercialisti, non solo per l’eccessiva vicinanza della data alla pausa estiva in un periodo peraltro già denso di adempimenti in scadenza, ma anche tenuto conto delle notevoli complessità che accompagnano la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.

Miani, a nome della categoria, ha quindi aggiunto che: “pur apprezzando la disponibilità all’ascolto delle ragioni dei commercialisti da parte del MEF e dell’Agenzia delle Entrate, siamo purtroppo ancora una volta costretti a sottolineare come le proroghe continuino ad arrivare sul filo di lana. Si poteva fare di più e meglio, garantendo maggiore serenità ai professionisti già due mesi fa”.

Cfp perequativo, quale è la percentuale di peggioramento economico

Passo successivo per l’erogazione dei fondi entro la fine del 2021 è rappresentata da un atteso decreto MEF, che dovrà indicare la percentuale di peggioramento economico.

Sulla base di queste percentuali di calo, le imprese potranno avere una proiezione dell’aiuto che avranno a consuntivo. Tali dati saranno, però, elaborabili solo dopo che l’Agenzia avrà ottenuto tutti i dati delle dichiarazioni.

A quel punto, le Entrate dovranno, con un altro provvedimento, indicare sia la data di avvio dell'inoltro delle istanze sia la pubblicazione della modulistica necessaria.

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