Misure fiscali ed incentivi agli investimenti nel decreto crescita
Pubblicato il 09 maggio 2019
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Il Decreto Legge n. 34 del 30 aprile 2019 (Decreto Crescita), in vigore dal primo maggio, contiene un insieme di misure agevolative finalizzate a sostenere la crescita economica delle imprese italiane. Vi sono, in particolare, diverse novità in ambito fiscale e per il rilancio degli investimenti privati.
Nel decreto è prevista la reintroduzione del super ammortamento, con un nuovo tetto massimo complessivo di 2.500.000 di euro, è stata rivista la tassazione agevolata degli utili reinvestiti ed è stata aumentata la deducibilità dalle imposte sui redditi dell’Imu sugli immobili strumentali, con un aumento progressivo (deduzione del 50% nel 2019, del 60% nel 2020 e 2021, e del 70% a regime dal 2022). Interventi vi sono stati anche sul regime forfettario e sulla disciplina del Patent Box.
Nel settore immobiliare vi è stato il potenziamento del “sisma bonus” estendendolo anche alle zone classificate a rischio sismico 2 e 3, oltre che 1, ed è stata modificata la disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico.
Nel decreto non vi è la proroga della disciplina del credito d’imposta R&S fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, contrariamente a quanto contenuto nelle versioni in bozza e, allo stato attuale, l’incentivo risulta, dunque, in vigore fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020. Disposta, infine, per gli enti territoriali la definizione agevolata delle proprie entrate (anche tributarie) con stralcio delle sanzioni.
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