Minacciò bocciatura, docente condannato

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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 36700 depositata il 24 settembre 2008, ha respinto il ricorso di un insegnante contro le precedenti decisioni di merito che lo avevano condannato, per minaccia aggravata, dopo che lo stesso, riconosciuto responsabile anche di altri reati, aveva intimorito un'allieva dicendole che “non aveva più alcuna possibilità di essere promossa”. La Corte ha sottolineato come l'ingiusta prospettazione di una bocciatura rappresenti una delle peggiori evenienze per gli alunni, tale da poter configurare l'aggravante in questione. Inoltre, in base alla ricostruzione effettuata dall'accusa era emerso che la minaccia era frutto di una ritorsione nei confronti della madre dell'alunna che, nel corso di un'assemblea di genitori, aveva richiesto la rimozione dell'insegnante per la scorrettezza mostrata.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 38 – Ti boccio non si dice – Alberici

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