Meno ispezioni su richiesta

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La direttiva del ministro del Lavoro dello scorso 18 settembre indirizzata agli organi di vigilanza sottolinea, in particolare, il fine della prevenzione e della promozione del rispetto delle regole, in linea con il Dlgs 124/2004. Il documento si sofferma, soprattutto, su alcuni elementi che devono caratterizzare l’attività ispettiva sin dalla sua programmazione. A tal proposito, si specifica che non si deve dar seguito alle richieste anonime e non è obbligatorio dar corso alle denunce dei lavoratori se gli elementi di irregolarità sono poco documentati. In tal caso, si può procedere con l’archiviazione della denuncia e l’ufficio deve avvisare il lavoratore di tale conclusione in modo che egli non faccia pervenire tali ulteriori elementi entro la fine dell’anno successivo a quello di presentazione della richiesta di intervento. In tal modo, si potrà permettere agli uffici di programmare cicli ispettivi mirati sui singoli ambiti territoriali e su diversi settori merceologici, in grado di favorire l’emersione del lavoro sommerso.
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