Maternità, tempi certi per l’indennità
Autore: eDotto
Pubblicato il 05 giugno 2009
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A seguito di un contenzioso sorto tra l’Inps e una lavoratrice agricola, che aveva visto ricorrere l’Istituto in Cassazione, la Suprema Corte si esprime in materia di indennità di maternità riconoscendo che l’azione giudiziaria può essere presentata, a pena di decadenza, entro il termine di un anno dalla data di comunicazione della decisione del ricorso pronunciata dai competenti organi dell’Inps o dalla data di scadenza del termine fissato per la pronuncia della decisione ovvero dalla data di scadenza dei termini prescritti per l’esaurimento del procedimento amministrativo, calcolati a decorrere dalla data di presentazione della domanda di presentazione. Il principio è stato fissato con la sentenza n. 12718 del 12 maggio, depositata in cancelleria il 29 maggio 2009. Le Sezioni unite civile della Corte hanno, inoltre, specificato che il suddetto termine va, appunto, calcolato a decorrere dalla data di presentazione della domanda amministrativa. Di conseguenza, in caso di mancata pronuncia dell’Inps sulla richiesta di prestazione, il termine stesso si calcola a partire dal decorso di 300 giorni dalla presentazione della domanda.
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