Market abuse, alla Consob poteri di indagine a 360°
Pubblicato il 24 maggio 2006
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Ora che esercita maggiori poteri di indagine e cautelari e, in più, può chiamare in causa non solo i soggetti sottoposti alla vigilanza dell’organo di controllo ma chiunque, è in prima linea nel contrasto al fenomeno dell’abuso di mercato. La circolare Assonime n. 20, del 19 maggio 2006, si sofferma sugli adempimenti che toccano al sistema di controllo interno e che derivano dal recepimento della direttiva comunitaria protagonista del rinnovo della disciplina del cosiddetto market abuse. L’aspetto particolare di queste regole, inedite, è legato agli assetti sanzionatori a tutela del rispetto del dispositivo appena uscito. La direttiva - parola di Assonime - lascia liberi gli Stati membri di prevedere o meno sanzioni penali per gli illeciti commessi. Diviene, all’opposto, obbligatoria per essi l’adozione di sanzioni amministrative a carico delle persone responsabili della violazione dei precetti adottati in attuazione della direttiva. In linea con i più numerosi poteri di indagine affidati alla Consob, è ora deciso che l’inottemperanza alle sue richieste e il rifiuto di consentire perquisizioni o ispezioni possano comportare il reato di ostacolo alle funzioni di vigilanza e possano rilevare come violazione amministrativa della tutela dell’attività di vigilanza della Commissione stessa.
- ItaliaOggi, p. 30 – Market abuse, alla Consob poteri di indagine a 360° – Felicioni
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