L’occasione fa... la prestazione occasionale!
Pubblicato il 14 settembre 2017
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Ci sono ispezioni e ispezioni. Almeno questo è quello che hanno pensato due scapigliati ispettori del lavoro allorquando hanno messo piede all’interno del salone “L’acca di Deborah”. Oltre alla parrucchiera titolare dell’attività, ad armeggiare con pettini, forbici e bigodini hanno trovato tre ragazze intente ad accontentare le clienti con chignon, camouflage e shatush naturali.
E così, tra una lacca vaporizzata e un balayage spennellato, gli ispettori hanno acquisito le dichiarazioni delle lavoratrici e scoperto che una di loro è al primo giorno di lavoro con quello che doveva essere un contratto di prestazione occasionale (art. 54-bis del D.L. n. 50/2017 conv. in L. n. 96/17).
“Ahi ahi… - esclamano i funzionari ispettivi – siamo dinanzi a un bel problema!”. “Come mai? – ribatte prontamente la titolare Deborah – La ragazza è venuta al lavoro stamattina per la prima volta; ho effettuato la registrazione all’Inps, ma mi sono dimenticata di fare la comunicazione, vorrei poter rimediare al volo ed evitarvi qualsiasi disturbo…”.
Sebbene Deborah conosca a menadito le tecniche di seduzione femminile prospettate nelle riviste che mette a disposizione delle clienti, il passaggio dalla teoria alla pratica appare decisamente dozzinale: “Non vogliamo spaccare il capello – risponde uno dei due funzionari – ma la situazione ci sembra abbastanza evidente…”.
“Considerato che si tratta del primo giorno di lavoro, che non ci sono state altre prestazioni occasionali pregresse e che la mansione è la stessa delle altre dipendenti – riprende l’altro ispettore – siamo dinanzi a un rapporto subordinato e di conseguenza adotteremo la maxisanzione” (Ispettorato del lavoro, Circolare n. 5 del 09/08/2017).
“Avete accennato a dei rapporti occasionali… Dove volete arrivare?”; Deborah cerca di fare appello a tutte le sue presunte facoltà ammaliatrici, ma il modo di fare appare più provocatorio che provocante e non produce i desiati effetti negli scarmigliati ispettori del lavoro: “La preghiamo di non insistere – ribatte un funzionario – spesso il confine tra lacche e lacchè è minimo ed è bene non varcarlo!”.
Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo dell’opinione degli autori e non impegnano l’amministrazione di appartenenza
Ogni riferimento a persone esistenti e/o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
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