Lo scippo in itinere coperto dall’Inail
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 11 luglio 2012
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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 11545 depositata il 10 luglio 2012, chiarisce, ribaltando la decisione dei giudici di merito (che avevano stabilito che la coincidenza cronologica e topografica non aveva nessun nesso eziologico con l’esecuzione della prestazione lavorativa), che è da ritenere incidente in itinere l’eventuale scippo subito dal lavoratore durante il tragitto dal lavoro a casa.
Pertanto, la circostanza dello scippo “in itinere” subito dal dipendente, che aveva provocato delle lesioni, è da risarcire.
Per la Corte l'infortunio in itinere, ossia durante il percorso casa-ufficio, è da indennizzare anche quando derivato da eventi dannosi imprevedibili e atipici, indipendenti dalla condotta volontaria dell'assicurato, “atteso che il rischio inerente il percorso fatto dal lavoratore per recarsi al lavoro è protetto in quanto ricollegabile, pur in modo indiretto, allo svolgimento dell'attività lavorativa”: unico limite è il rischio elettivo, che si realizza quando il lavoratore si comporta in maniera abnorme, volontaria o arbitraria.
- ItaliaOggi, p. 34 - Lo scippo è infortunio in itinere - Alberici - www.anclsu.com
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 21 - Indennizzo al lavoratore scippato in «itinere» - Maciocchi - www.giustizia-amministrativa.it
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