L’Iva mette i condoni nel mirino

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di giustizia europea potrebbe annullare i condoni varati nel 2002 e prorogati nel 2003 per la parte relativa al gettito Iva, argomento della causa C-132-06. Infatti, ieri  l’avvocato generale Ue, Eleanor Sharpston, ha accolto tutte le censure della Commissione europea ed ha accusato l’Italia di aver violato gli obblighi dettati dalla sesta direttiva Iva, la 77/388 negli articoli 2 e 22, e dall’articolo 10 Ce. Specificatamente, nella constatazione della mancanza dei requisiti di legittimità delle sanatorie, si imputa all’Italia di aver rinunciato preventivamente ed indiscriminatamente con i condoni a ogni attività di accertamento e verifica in materia di Iva. La decisione della Corte di giustizia è attesa per l’inizio del 2008.

Intanto, si registra la sentenza della Corte di giustizia europea emessa in merito alla causa C-174/06, sulla questione pregiudiziale sollevata dalla Cassazione italiana, che chiarisce che la concessione di un’area demaniale è assimilabile ad una locazione di beni immobili. Pertanto, è soggetto ad Iva il diritto di occupare e usare il demanio marittimo concesso ad una società commerciale da un consorzio portuale.  

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 36 – Condoni Tremonti indigesti all’Ue - Galli
  • ItaliaOggi, p. 36 – Beni demaniali, concessioni in esenzione - Ricca

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