Liquidazioni, bilanci mirati

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È stato approvato, ieri, dall’Oic il principio contabile nazionale Oic5 sui bilanci di liquidazione. Il principio è stato trasmesso a Banca d’Italia, Consob, Isvap, Economia e Giustizia che dovranno esprimere il loro parere entro il prossimo 8 giugno. L’Organismo italiano di contabilità segnala che presto verrà redatto un documento dedicato alla redazione dei bilanci di liquidazione da parte delle società che utilizzano gli Ias/Ifrs, perché in tali circostanze, venendo meno la continuità aziendale, non si possono più applicare i principi internazionali che si basano sull’impresa in funzionamento. Cioè, in caso di liquidazione dell’impresa, il bilancio necessità di essere redatto con criteri diversi che devono essere indicati. Tutta la procedura di liquidazione richiede, pertanto, passaggi obbligati, dalla nomina dei liquidatori alla consegna del documento amministrativo-contabile agli stessi da parte degli amministratori. La consegna del rendiconto della gestione degli amministratori può avvenire anche in un secondo momento, dati i tempi tecnici richiesti per la redazione dello stesso. I liquidatori redigono prima un bilancio iniziale di liquidazione, che segue criteri contabili particolari: per esempio, alcune attività immateriali dello Stato patrimoniale vanno eliminate perché non trasferibili, mentre altre attività immateriali vanno iscritte al valore di presunto realizzo, se cedibili a terzi. Ancora, alcune attività non presenti nello Stato patrimoniale ordinario sono iscritte in quello iniziale di liquidazione. Infine, da ricordare, che sempre nel suddetto bilancio iniziale di liquidazione deve essere iscritto il Fondo per costi e oneri di liquidazione, che accoglie l’ammontare complessivo delle spese che si prevede di sostenere per tutta la durata della liquidazione.