L’indagine online piace al Fisco

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Dal convegno organizzato a Roma e Milano da Assoholding e da Afin sono emersi dati interessanti sull’avvio delle indagini online. A fine novembre, infatti, erano state autorizzate all’agenzia delle Entrate, dalle direzioni regionali, circa 200 richieste di informazioni agli intermediari. Per fine anno il dato sembra atteso a quota 500. Si tratta del primo bilancio importante a tre mesi dall’entrata in vigore delle procedure telematiche di indagini presso gli intermediari finanziari. Il numero delle autorizzazioni rilasciate dall’Agenzia per le verifiche sui conti va moltiplicato per la quantità di intermediari interrogati. Per evitare l’invio di richieste a troppi soggetti contemporaneamente, le Entrate hanno elaborato una casistica, ma questa situazione sarà superata dall’avvio della sezione dell’anagrafe tributaria dedicata ai rapporti con gli intermediari. Le richieste inviate, a partire dallo scorso 1° settembre, riguardano soggetti già all’attenzione del Fisco per i quali si rende opportuno chiedere informazioni agli intermediari. Per fine anno è attesa anche una procedura informatica in grado di monitorare in tempo reale tutte le richieste di indagini bancarie provenienti dagli uffici locali. Attualmente i dati sono acquisiti periodicamente dal centro; per il futuro, invece, l’organizzazione centrale dell’Agenzia avrà modo di poter monitorare i flussi di informazioni richiesti.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 34 – Indagini finanziarie senza nullaosta – Santagada

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